Vespa d’Epoca: storia e modelli- La Vespa ha attraversato periodi storici italiani e mondiali, ha visto le difficoltà del dopoguerra, la ricostruzione del Paese dopo la trasformazione da Monarchia a Repubblica, l’inizio dell’era spaziale, il miracolo economico italiano, l’era buia del terrorismo delle Brigate Rosse, la crisi economica ma è sempre lì, sempre un successo.
Lo scorso anno la storica Casa Madre, la Piaggio ha festeggiato i primi 70 anni della Vespa, una nonna arzilla, si può dire, che ha saputo rinnovarsi nel tempo, tenersi al passo dell’innovazione tecnologica ma nel corso di tanti anni ha anche saputo applicare la fantasia, lo studio delle forme, anche con modelli assolutamente futuristici e personalizzati.
Vespa: tanti modelli
Tutti ricordiamo la Vespa protagonista di tanti film, uno per tutti “La dolce vita” ma è stato creato anche un modello fantasioso e futurista per L’Agente 007 James Bond, un modello che, dotato anche di ali, nella finzione cinematografica, doveva anche volare e andare sott’acqua all’occorrenza.
A parte queste elaborazioni legate al cinema, però, la Vespa in 70 anni di storia è stata prodotta in oltre 125 modelli diversi, ciascuno differente dagli altri per soluzioni tecniche ed estetiche, sempre, però, fondamentalmente con quella sua caratteristica forma che ricorda, appunto, una vespa.
Storia della Vespa
L’azienda produttrice della Vespa, la Piaggio, venne fondata nel 1884 dall’allora ventenne Rinaldo Piaggio e si occupava di arredi navali, per carrozze ferroviarie, per tram nello stabilimento di Genova, la prima sede dell’azienda.
In occasione della prima guerra mondiale la produzione cambiò per adattarsi alle necessità della guerra e iniziò la produzione di aerei e idrovolanti aprendo un nuovo stabilimento a Pisa ma continuando attività produttive nel settore aeronautico anche ancora a Genova e a Finale Ligure, nel savonese.
Gli aerei Piaggio rappresentarono per molto tempo la più importante produzione aeronautica italiana, anche di bombardieri, una produzione confermata anche dopo il 1921 nel nuovo stabilimento di Pontedera che è ancora oggi la principale sede produttiva della Piaggio.
Per via dell’importanza strategica di questi stabilimenti, essi subirono gli attacchi nemici e vennero distrutti nel corso della seconda guerra mondiale. Sotto la cenere, però, c’erano ancora le braci e finita la guerra i figli del fondatore ricostruirono e ripresero l’attività produttiva.
Nasce la prima Vespa
In quei primi tempi di ricostruzione bisognava anche pensare a quale destino produttivo dare alla ricostruita Piaggio e uno dei due figli del fondatore, Enrico Piaggio, ebbe l’intuizione che occorreva puntare sulla mobilità individuale e diede incarico all’Ing. Corradino d’Ascanio di progettare un mezzo a due ruote.
Dal lavoro dell’Ingegnere nasce un prototipo, l’MP5 detta “Paperino“, una moto essenziale che non soddisfa il suo creatore, il quale, infatti, subito la modifica elaborando una carrozzeria che consentisse al guidatore di non sporcarsi con gli organi meccanici, un nuovo cambio al manubrio e un sistema ispirato ai carrelli degli aerei per facilitare il cambio della ruota.
Il nuovo prototipo MP6 era nato e la sua forma ricordava quella di una Vespa: il mito era nato.
Venne così avviata la prima produzione e la Vespa 98 cc venne presentata al Salone di Milano del 1946. La prima produzione fu determinata in 2000 esemplari al costo di 55.000 Lire per il modello normale, 61.000 per quello “lusso”, non proprio poco per quegli anni.
Lo sviluppo di produzione
Dopo soli due anni la produzione contava 20 mila esemplari, nel 1948 e nel 1950 iniziò a produrre anche la licenziataria tedesca con 60 mila esemplari. Nel 1954 iniziarono la produzione e vendita anche i licenziatari in Gran Bretagna, Francia e infine Spagna, poi vennero aperti stabilimenti in Brasile, Sud Africa e USA: la produzione ora avveniva in 13 Paesi e la Vespa commercializzata in 114 Paesi di tutto il mondo.
Nel 1963 la nuova norma che imponeva l’obbligo di targa per tutti i veicoli a motore di cilindrata superiore a 50 cc portò la Piaggio ad elaborare la Vespa 50, il primo “cinquantino”, praticamente nato “per legge”
Oggi la Piaggio produce la Vespa in tre siti produttivi:
- Lo storico stabilimento di Pontedera
- In Vietnam per il mercato dell’estremo oriente
- In India per il mercato indiano, notevole, dove la Vespa ha tuttora un successo straordinario.
Dal 2004 al 2015 la produzione della Vespa è triplicata, segno del successo di questa due ruote che, dopo 70 anni e 18 milioni di esemplari, ancora seduce.
Modelli Vespa Storica: Vbb, Gs, Rally, Sprint, Faro Basso,…
Siamo alle soglie del termine del secondo decennio del terzo millennio e sono passati 70 anni da quando la prima Vespa ha cominciato a correre sulle strade. Un’enormità di modelli sono stati prodotti ma ancora molte Vespe d’epoca sono circolanti o tenute gelosamente nei garage privati da collezionisti.
Tra i tanti modelli di Vespa d’Epoca, e tra questi i più ambiti, ci piace ricordarne alcuni, tutti sarebbe impossibile condensarli nello spazio di un articolo:
- Vespa “Farobasso” è uno dei primi modelli, anzi, il primo , una Vespa 98 cc che, tra l’altro, si caratterizzava per la posizione del faro, appena sopra alla ruota anteriore. Su una di queste viaggiava la coppia cinematografica protagonista di “Vacanze Romane“
- Dall’evoluzione delle prime Vespa, nacque la Vespa 150, una serie fortunatissima, azzeccata e tra i diversi, tanti modelli di questa cilindrata, nel ’55 vide la luce la Vespa GS1 che, successivamente modificata, ammodernata possiamo dire, con un nuovo tachimetro e un sistema di frenata innovativo e l’applicazione dello stemma Piaggio sul parafango anteriore, divenne la Vespa 125 Gs, che detiene il record di produzione tra i tanti modelli, con 80 mila esemplari tra il 1958 e il 1961.
- Nel 1966 nasce la Vespa Sprint 90, un modello con dimensioni ridotte, il vano portaoggetti posizionato tra manubrio e sella e la ruota di scorta posizionata longitudinalmente sulla pedana. E’ uno dei modelli più ambiti dai collezionisti.
- Passano due anni e nasce la Vespa Rally, un modello innovativo nell’estetica, con un nuovo manubrio e una nuova sella, prodotta in 26 mila esemplari tra il ’68 e il’73.
- Con Vbb, uno dei modelli più datati, la cui produzione risale all’inizio degli anni ’60, la Piaggio introduce nuovi pannelli laterali caratterizzati da condotti di ventilazione e il fanale posteriore più grande e cromato. Questo modello ebbe un grande successo per la sua eleganza e la funzionalità.
- Tra i tanti modelli desideriamo ancora ricordare la Vespa 50 che ha aperto la strada, è la capostipite di tutti i cinquantini, un pezzo di storia.
Quanto costa restaurare una Vespa d’epoca?
Chi ha una Vespa d’epoca ferma in garage o in un deposito forse non sa di avere un valore tra le mani. E’ molto probabile che le sue condizioni non siano più molto buone, che abbia necessità di un restauro per recuperarla alla circolazione oppure venderla per realizzare.
Il restauro di una Vespa d’epoca può essere laborioso e anche un po’ dispendioso. Spesso si tratta di ripristinare pezzi di carrozzeria rovinati dalla ruggine. In ogni caso certamente è da riverniciare e i carrozzieri costano.
Puoi certamente risparmiare facendo da te tutti i lavori che ti sono possibili e lasciando ai professionisti, il carrozziere e il meccanico, quello che non puoi. Se ci sono dei pezzi da sostituire, puoi reperire online i ricambi e sostituirli da te. In ogni caso devi mettere in conto un impegno di 2.000/3.000 Euro per il restauro, dipende dai lavori che ci sono da fare e da quanto devi ricorrere ad interventi esterni.
Quanto vale una Vespa d’epoca?
Difficile rispondere a questa domanda, ci sono troppi modelli, alcuni più ambiti altri meno e da questo chiaramente dipende il prezzo. Occorre poi vedere le condizioni della tua Vespa. Se hai la fortuna di avere un mezzo originale, ben tenuto senza necessità di restauri, il prezzo sale decisamente ma si mantiene interessante anche nei modelli sottoposti a restauro, ovviamente riducendo il margine di guadagno per i costi sostenuti.
In via indicativa si può ritenere mediamente congruo un valore tra i 5 mila e i 6.500 Euro ma per alcuni modelli si può arrivare a sfiorare anche i 10 mila, se trovi un collezionista davvero interessato.
Assicurazione Vespa d’Epoca
A mano che non tieni la tua Vespa d’Epoca ferma in garage, se la vuoi far circolare su strade pubbliche ti serve necessariamente un’assicurazione. Non è necessaria se partecipi solo a raduni su terreno privato.
Comunque, per i veicoli d’Epoca le assicurazioni che trattano questo prodotto concedono particolari agevolazioni ma la maggior parte richiede l’iscrizione ad Associazioni specifiche per veicoli d’Epoca che, proprio attraverso l’iscrizione garantiscono trattarsi di un veicolo di interesse storico di età superiore a 30 anni.
In questo caso il costo dell’assicurazione varia anche in funzione della Provincia di appartenenza come residenza ma si può indicare un costo intorno ai 135 Euro annuali.
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