RC Auto: Addio al Bonus Malus?- L’assicurazione auto si avvia ad una profonda riforma, sembra, per volontà dell’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni.
La formula Bonus Malus è superata dopo i suoi primi quarant’anni? Sembra di si e si sta ragionando sulle modalità nuove per assicurare l’Auto.
L’Ivass ha già emanato due provvedimenti per introdurre importanti novità sull’assicurazione auto e entro l’estate potremmo vedere una vera rivoluzione nel settore. Diremo Addio al Bonus Malus?
L’Obbligo di assicurazione
Circa quarant’anni fa nasceva la formula Bonus Malus nel campo delle assicurazioni auto.
Tutti i veicoli targati e con propulsione diversa da quella puramente muscolare devono essere assicurati per la Responsabilità Civile (RC), così dispone il Codice della Strada all’articolo 193, prevedendo anche pesanti sanzioni in caso di inosservanza dell’obbligo e circolazione o sosta in aree sottoposte a pubblica circolazione.
La sanzione prevede una multa pari a circa 840 Euro e il sequestro del veicolo fino al pagamento della sanzione e la sottoscrizione, pagamento, rinnovo dell’assicurazione per almeno sei mesi.
Si calcola che in Italia siano oltre tre milioni i veicoli non assicurati in circolazione, un fenomeno gravissimo che, oltretutto, espone il guidatore a gravissimi carichi in caso di incidente, dovendo risarcire di persona i danni; in caso di lesioni personali provocate nell’incidente, o peggio, in caso di invalidità permanente o morte, i risarcimenti sarebbero così alti da rovinare completamente la persona e non consentire il risarcimento agli aventi diritto.
Come funziona la Bonus Malus
La formula Bonus Malus si basa su una scala di classi in cui vengono collocati gli assicurati, dalla 1° classe, la più conveniente, fino alla 17°, la più cara.
Un nuovo assicurato viene collocato in 14° classe e da quel momento inizia la scalata verso le classi più convenienti: ogni due anni senza sinistri con colpa si passa alla classe immediatamente inferiore con una riduzione del premio assicurativo ma basta un sinistro denunciato con responsabilità dell’assicurato per precipitare indietro di due classi, con notevole aggravio sul premio.
Purtroppo accade che in caso di incidente scatta immediatamente l’aumento dell’assicurazione mentre in caso di comportamento virtuoso la riduzione del premio viene quasi sempre assorbito da presunti adeguamenti del premio assicurativo.
Gli automobilisti, di fatto, non vedono quasi mai riduzioni ma solo eventuali aumenti.
Oltre a questo, la Bonus Malus è legata all’auto e non al conducente, per cui l’assicurazione viene collegata in ON/OFF rispetto a sinistri, senza tenere realmente conto del comportamento del guidatore, sulla sua affidabilità.
Come cambierà la Bonus Malus
L’Ivass ha recentemente emanato due provvedimenti relativi ad innovazioni relativamente all’applicazione nei casi di unioni civili e unioni di fatto, un adeguamento all’evoluzione sociale ma pensa ad un superamento della Bonus Malus collegando l’assicurazione al rischio reale, al comportamento del guidatore al volante a prescindere dalla presenza o assenza di sinistri.
Effettivamente, un guidatore virtuoso che per decenni ha sempre avuto un comportamento irreprensibile alla guida, può avere un attimo di distrazione e provocare un incidente e viene penalizzato, al contrario un guidatore assolutamente indisciplinato rischia di provocare un sinistro ad ogni metro percorso ma se è fortunato non capita nulla e viene premiato.
Collegare l’assicurazione non all’auto ma alla persona analizzando il suo comportamento, le contravvenzioni accumulate eccetera, però, rischia di penalizzare le famiglie meno abbienti poiché a quel punto in un nucleo familiare di più patentati ma con un’unica auto, ciascuno dovrebbe avere una sua assicurazione personale.
L’Ivass ha chiesto alle Compagnie assicurative uno sforzo per immaginare soluzioni diverse finalizzate al superamento della Bonus Malus.
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