Jorge Lorenzo, il Pilota di MotoGP

Jorge Lorenzo, il Pilota di MotoGP- Ci sono bambini precoci nel parlare, altri nel camminare, Jorge Lorenzo, invece, è quasi nato in sella ad una moto. La sua storia ha dell’incredibile, un grande campione, il ragazzo dei record, momenti esaltanti e altri meno ma una vita che vale la pena raccontare e noi lo facciamo. Seguici.

Un bambino sulla moto

Jorge Lorenzo nasce sull’Isola di Majorca il 4 maggio 1987 e solo 4 anni dopo, nel 1991, era già in sella ad una mini cross a disputare il suo primo torneo, per approdare solo l’anno successivo, alle minimoto. Majorca è un’isola stupenda ma a livello motociclistico non presenta grandi opportunità di pratica e di antagonismo.

Jorge viene iscritto al campionato di minicross delle Baleari, nel 1993 e si mise subito in evidenza vincendo per tre anni di seguito il campionato. Il ragazzino è sempre stato incoraggiato dal padre Josè Manuel, detto Chico che a sua volta era appassionato di moto, a diventare un pilota.

Jorge non si sente di limitarsi alle possibilità offerte dalla sua isola natia, in sette ore di traghetto raggiunge Barcellona dove le possibilità si moltiplicano, li si corre sul serio, le grandi gare sono a portata di mano. A soli dieci anni il suo esordio in un campionato nazionale, la Coppa Aprilia nella classe 50 cc con la RS. Nel 1998 la sua prima vittoria.

La crescita del pilota

Jorge brucia le tappe e nel 1998, a soli 11 anni, è già in sella alla RS125 ma l’aspirazione è un altra: punta al Campionato Spagnolo ma è troppo giovane. Nel 2000 ottiene dalla Federazione una speciale deroga che gli consente di correre con la 125 arrivando alla fine diciasettesimo.

La sua carriera, tuttavia, è sfolgorante: nel 2001 corre il Campionato Europeo, sempre 125, classificandosi 6° in classifica generale, quarto nel campionato spagnolo.

L’approdo mondiale

Jorge Lorenzo viene notato da Gian Piero Sacchi, all’epoca responsabile della Piaggio, che consente a Jorge di approdare ai massimi livelli, al campionato Mondiale, debuttando a Jerez de la Fronterail 4 maggio del 2002, esattamente il giorno in cui Jorge compie 15 anni, una vera festa di compleanno.

Perde le prime due gare di Suzuka e Welkom e le gare del venerdì ma la domenica si piazza 22°, correndo con il numero 48 che manterrà per un certo tempo. Solo nella stagione GP del 2009 prenderà il suo numero, il 99. La prima vittoria, tuttavia, arriva solo nel 2003, in Brasile.

A fine stagione, sale sul podio anche in Malesia e conclude la stagione al 12° posto. Nel 2004 comincia a vincere sul serio: In Olanda, in Repubblica Ceca, poi ancora in Qatar. In classifica finale Jorge è quarto, vittorioso quell’anno è Dovizioso. Queste tre Stagioni si concludono con un conto di 46 gare, 4 successi, in totale nove volte sul podio. La 125 non gli basta più, si fa il salto.

Jorge sulla 250

Nella stagione del 2005 aumenta la sua aggressività in pista, con la Honda conquista il sesto posto in Classifica ma in Giappone viene ritenuto in colpa con un comportamento irresponsabile causando la caduta di De Angelis, viene squalificato e costretto a saltare la gara in Malesya.

Lorenzo passa all’Aprilia e con questa moto arrivano i primi due titoli mondiali con otto vittorie e dieci Pole nel 2006. E’ il secondo più giovane vincitore del titolo mondiale a soli 19 anni e 178 giorni, dietro, in questo a Pedrosa che lo ha anticipato, come età, di 160 giorni. L’anno successivo conquista il titolo con una gara di anticipo. Anche la 250 comincia ad andargli stretta e si matura il passaggio alla MotoGP.

La MotoGP di Lorenzo

L’arrivo in MotoGP avviene sulla Yamaha, in squadra al fianco con un certo Dottor Rossi. Forse questa presenza autorevole gli è ancora maggiormente di stimolo perché Jorge va forte, corre come un matto ma arriva anche la sfortuna che si palesa con una serie di cadute rovinose come quella in Cina in cui si frattura entrambe le caviglie ma riesce comunque a concludere al quarto posto.

Cade poi ancora, paura per un colpo alla testa cadendo a Barcellona, in casa sua, poi ancora a Laguna Seca, altra frattura al piede e ancora al Mugello, senza conseguenze. Alla fine in classifica risulta quarto con Rossi campione.

Tutte queste cadute hanno infuso paura nel campione, tanto che aveva anche meditato la possibilità di ritirarsi dall’attività agonistica, invece vince le paure e continua. I rapporti con Rossi si fanno tesi e Jorge cade ancora più volte ma quando riesce ad arrivare al traguardo è sempre sul podio.

Il primo titolo in MotoGP

Al termine della Stagione del 2010, arriva finalmente il suo terzo titolo mondiale, il primo in MotoGP, conquistato con tre gare di anticipo, davanti nella classifica a Pedrosa e Valentino nazionale, terzo penalizzato dall’assenza per sei settimane per una brutta frattura rimediata al Mugello.

Nel 2011 la sfortuna è ancora con Lorenzo, si fa male ad una mano e deve saltare gli ultimi tre GP ma si prende la rivincita nel 2012, conquistando nuovamente il titolo mondiale.

Il resto è fatto di vittorie e cadute, scelte tecniche non proprio felici che lo penalizzano ma nel 2015 è di nuovo lui nel podio più alto a fine stagione. Attualmente Lorenzo corre in pista con la Ducati.

Vita sentimentale di Jorge Lorenzo

Nuria Tomas, praticamente coetanea di Lorenzo, è la sua fidanzata. Nata a Barcellona, figlia di un noto imprenditore catalano, è modella, stilista e Blogger. Ha avuto altri fidanzati prima di Jorge, la ricordiamo al fianco di Piqué, ora sposato con Shakira. Nelle immagini pubbliche appaiono sempre sorridenti e felici, certamente è un bel momento per il campione e la sua bellissima fidanzata.

Relazione che sembra si sia chiusa ad agosto del 2016…

Jorge Lorenzo oggi ha trent’anni, ha già vinto tutto e ha ancora molto da dare al mondo del motociclismo mondiale, non ha perso la voglia di vincere , di correre, di conquistare una vittoria dietro l’altra e inseguire sempre il podio maggiore. Mentre lo attendiamo ancora sul podio più alto, attendiamo anche sviluppi maggiormente concreti nella sua vita privata, ha trent’anni e forse è ora di mettere la testa a posto, come si dice, pur sempre continuando a gareggiare e vincere.

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