Andrea Dovizioso, Il Pilota di MotoGP

Andrea Dovizioso, il Pilota di MotoGP

Andrea Dovizioso, il Pilota di MotoGP- Esistono dei casi della vita che pongono sulla grande scena delle persone che nei loro campi emergono, come l’area del Modenese che ha donato grandi cantanti e cantautori, nel campo dei motori parliamo di piloti di Moto e di Auto l’Emilia Romagna ha generato personaggi mondiali. Uno tra tutti il mitico Valentino Rossi ma oggi ti parliamo di un altro pilota figlio dell’Emilia, Andrea Dovizioso.

Andrea Dovizioso, la Storia

Diversamente da altri campioni della Moto, Dovizioso, classe 1986, originario di Forlimpopoli, arriva alle gare motociclistiche giovanissimo ma non come bambino prodigio come è successo a Jorge Lorenzo e Marc Marquez, ad esempio, in sella fin da bambini.

Dovizioso viene scoperto dall’Aprilia che gli affida una moto, intuendo che dietro quel ragazzino si celava un grande talento. Diviene quindi Campione di motociclismo nel 2000 e l’anno successivo vince il Campionato Europeo Velocità nella categoria 125 ma nel 2002 esordisce al motomondiale al Mugello sempre nella 125. Non è stato un esordio entusiasmante, alle qualifiche si trova piuttosto indietro e in gara va male, costretto anche al ritiro.

Passato alla Honda in coppia con Mirko Giansanti, corre 16 GP e termina la stagione al 16° posto. I migliori risultati sono un nono posto in Francia e altrettanto in Gran Bretagna.

Il pilota è in crescita e l’anno successivo con Simone Corsi va decisamente meglio con due secondi posti in Sudafrica e Gran Bretagna e due terzi posti in Francia e nel GP del Pacifico, al termine della stagione al 5° posto nella classifica generale. In questa stagione ottiene anche la sua prima Pole, in Francia ma non riesce a concludere mai sul podio più alto.

Dovizioso conferma la sua grande crescita nel 2004 quando ottiene cinque vittorie in Sudafrica, Francia, Gran Bretagna, Giappone e Australia, cinque secondi posti in Catalogna, Repubblica Ceca, Qatar, Malesia e Comunità Valenciana e un terzo posto in Brasile. Tutto questo gli vale il titolo iridato in quell’anno, un’ascesa inarrestabile, evidentemente. In quel 2004 i suoi più insidiosi concorrenti furono Locatelli e lo spagnolo Barberà.

Dopo questo prestigioso risultato la categoria più alta attende Dovizioso che approda, quindi alla categoria 250.

La Classe 250

Honda, il pilota Yuki Takahaschi, sono questi i nomi che accompagnano l’approdo di Dovizioso nella categoria delle 250 nel 2005, una stagione che termina al terzo posto in classifica generale, con il numero 34, il suo portafortuna, dietro in classifica a Daniel Pedrosa e Casey Stoner, mettendo in tasca due secondi posti in Portogallo e Cina e tre terzi posti in Francia, Catalogna e Qatar.

Nel 2006 il primo e il secondo pilota in classifica al mondiale 125 che ha visto Dovizioso al terzo posto si trasferiscono entrambi alla MotoGP e  nuovi avversari, diventano Jorge Lorenzo e Alex De Angelis, insieme a Dovizioso i mattatori della stagione e di quella successiva, in cui Dovizioso conclude al secondo posto in classifica dietro a Lorenzo.

Nella stagione 2006 Dovizioso ottiene due vittorie, in Portogallo e Catalogna, 5 secondi poti in Qatar, Cina, Francia, Repubblica Ceca e Malesia e quattro terzi posti.

Nell’anno successivo, il 2007, sono due le vittorie, in Turchia e Gran Bretagna, quattro secondi posti in Francia, Repubblica Ceca, Portogallo e Giappone terzo posto in Spagna, Catalogna, Cina e Australia.

 

La MotoGP di Dovizioso

L’esordio di Andrea Dovizioso in MotoGP avviene nel 2008 in sella ad una Honda per il team privato di JiR Team Scot e in Qatar, la sua prima gara nella categoria superiore, termina 4° davanti ad un certo Valentino Rossi, suo conterraneo.

Con la sua Honda termina la gara sovente davanti alle Honda ufficiali della casa madre e finisce in bellezza la sua stagione con la vittoria dell’ultimo GP in Malesia, la sua prima vittoria nella MotoGP

Dovizioso lascia la sua Honda nel 2009 per montare in sella alla HRC, al fianco di Pedrosa. In questa stagione, approfittando della caduta di Pedrosa e Rossi, termina al quarto posto ad Indianapolis e sfiora il podio anche a San Marino.

La stagione del 2010 si conclude al quinto posto in classifica dopo essere stato obbligato al ritiro per guai allo sterzo. Anche nel 2011, con lo stesso Team, ottiene quattro secondi posti in Francia, Gran Bretagna, Italia e Repubblica Ceca e tre terzi posti in Olanda, Australia e Comunità Valenciana, chiudendo la stagione al terzo posto.

Un quarto posto in classifica generale anche nel 2012, con il Team Tech 3 di Yamaha. Dovizioso passa al Team Ducati a partire dalla stagione 2013, con un contratto biennale in coppia con Nicky Hayden e in questa stagione il miglior risultato ottenuto è un quarto posto in Francia e all’8° posto in classifica a fine stagione.

Sempre buoni risultati

Dovizioso continua ad ottenere buoni risultati, una sorta di continuità ma non riesce ad andare oltre. nel 2014 chiude al 5° posto in classifica e nel 2015 al settimo posto. Nel 2016 una serie di sfortune di carattere meccaniche e di incidenti che lo penalizzano non gli consentono di andare oltre al 5° posto in classifica finale, nonostante una vittoria in Malesia, la prima dopo sette anni di digiuno.

La Stagione 2017

Secondo posto in Qatar, vittoria al Mugello e in Catalogna, quinto posto in Olanda ed è in testa al motomondiale prima di essere superato da Marquez in Germania done Dovizioso giunge ottavo. Seconda vittoria consecutiva e quarta stagionale a Silverstone davanti alle Yamaha di Rossi e Vignales, poi un terzo posto a San Marino  poi vince in Giappone e in Malesia.

Dovizioso, un campione

Andrea Dovizioso, sempre circondato da belle ragazze, sembra particolarmente attratto dalle ombrelline della Monster, una in particolare che sembra particolarmente accostata al campione motociclistico, come dire, gli sta a ruota. Andrea Dovizioso, se facciamo il confronto con altri campioni della MotoGP, è meno eclatante ma maggiormente costante, un avversario agguerrito e pericoloso, un ragazzo certamente da tenere d’occhio come avversario temibile.

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