In questo mese di aprile ha debuttato la quindicesima edizione di Wheeler dealers, il tv show da noi noto come Affari a quattro ruote: a distanza di un anno dall’addio dello storico meccanico Edd China, come sta andando il programma?
Quali sono le principali novità?
Il successo di Affari a Quattro Ruote
Più di 200 milioni di spettatori nei 151 Paesi del mondo in cui viene trasmesso, quasi 150 episodi regolari (a cui aggiungere gli speciali e i vari spin-off realizzati in questi anni), centinaia di auto acquistate e rimesse a nuovo e, soprattutto, un successo che sembra non conoscere né il timore del tempo che passa (la prima messa in onda è stata il 7 ottobre del 2003), né delle polemiche e degli addii dei protagonisti storici.
Da 15 anni sulla cresta dell’onda
Parliamo di Wheeler dealers, il programma Tv che nel nostro Paese viene trasmesso con il nome di “Affari a Quattro Ruote“, realizzato dalla casa di produzione Attaboy per Discovery Channel nel Regno Unito e in Europa e, invece, per Velocity Channel HD negli Stati Uniti a partire dal 2016 (prima era nell’ambito Discovery anche negli States).
E proprio questo cambio di rete sembra essere uno dei motivi che, quasi esattamente un anno fa, ha portato a una separazione clamorosa nell’ambito dello show.
L’addio di Edd China
Sul finire dello scorso mese di marzo, come riportato anche in questo articolo di Infomotori, Edd China, vale a dire uno dei protagonisti di Affari a quattro ruote annunciava il suo addio alla trasmissione: il meccanico che aveva il compito di trasformare quasi magicamente le auto acquistate da Mike Brewer era entrato in “conflitto” con la produzione americana di Velocity Channel, appunto, che avrebbe imposto dei tagli alle sue scene di restauro in officina, stravolgendo una delle parti cardine dello show.
Il subentro di Ant Anstead
Al posto di China è stato assunto “al volo” Ant Anstead, 39enne britannico che vantava già una certa esperienza nell’illustrazione di veicoli in TV, oltre che una solida base tecnica (tra le altre cose, ha fondato una società di realizzazione autoveicoli artigianali ed è socio di una compagnia dedicata allo sviluppo e customizzazione di vetture su specifica ordinazione), che sembra aver sviluppato sin da subito una buona alchimia con lo storico host Mike Brewer.
Una buona alchimia con Mike Brewer
La quattordicesima stagione, la prima che non vedeva all’opera l’alto e brizzolato meccanico China, è andata in onda a partire da ottobre 2017 e sembra aver avuto riscontri favorevoli dagli spettatori che, seppur orfani di quello che è stato per anni un valore aggiunto del programma, hanno comunque accolto benevolmente il nuovo arrivato.
Il vero banco di prova è atteso però in queste settimane, visto che dalla metà di aprile è partita ufficialmente l’edizione numero 16, che dovrebbe vedere una maggior presenza di Anstead.
Partita la stagione 15, ma in Italia bisogna aspettare
Secondo quanto annunciato dalla casa produttrice, nella stagione in corso gli occhi (e l’interesse) di Mike andranno a posarsi su otto modelli storici di auto e non mancheranno alcuni pezzi di storia motoristica d’Italia: anche la Alfa Romeo Spider Quadrifoglio e la Lancia Fulvia, infatti, saranno tra i modelli acquistati da Brewer, mentre a Anstead toccherà il compito di riportare le vetture al fascino di una volta.
Per vedere anche in Italia queste puntate bisognerà avere un po’ di pazienza: solo adesso, infatti, le tv nostrane stanno trasmettendo la stagione numero 14, e dunque resta uno sfasamento di circa 6 mesi tra la serie originale e la versione doppiata nella nostra lingua.
Per me il vero affari a quattro ruote era quello girato in Inghilterra. Era più interessante e bello da vedere e soprattutto con edd china. Il passaggio in California è diventato subito meno interessante le puntate sono state velocizzate. Secondo me non doveva passare in California doveva rimanere in Inghilterra.. Perché era un programma bellissimo… (era un programma bellissimo) poi con la perdita di china a me non interessa proprio più..
D’accordo con te, grazie anche per il commento!