Incidente sul lavoro, quando ne risponde il titolare

Un incidente sul lavoro è sempre un fatto spiacevole, ma quando si tratta di una casualità, di un evento fortuito e del tutto imprevedibile, purtroppo, non resta che fare la classica domanda di indennizzo e ottenere quanto spetti sia per quanto riguarda il risarcimento INAIL, sia per quanto riguarda altre forme di risarcimento, laddove l’importante, ovviamente, è riprendersi al meglio e al più presto. Ma delle volte gli incidenti sul lavoro potrebbero benissimo essere evitati, fatto sta che non sempre si prendono tutte le giuste precauzioni e  tante volte ciò che accade poteva anche non accadere. Ma allora in questi casi la colpa di chi è, o meglio la responsabilità di chi è? E una volta stabilita questa responsabilità quale risarcimento può essere richiesto? Vediamo brevemente questa possibilità e come fare richiesta di risarcimento.

Il danno differenziale, quando spetta

Quando un incidente sul lavoro occorre non per caso fortuito imprevedibile e inevitabile, ma per cause dovute a negligenza da parte del datore di lavoro, allora parliamo di danno differenziale. Prima di procedere definiamo brevemente tale danno.

incidentilavoro-02Il danno differenziale è un risarcimento generalmente corrisposto dal datore di lavoro o dalla sua assicurazione, qualora la abbia, e va a coprire quella parte di indennizzo che eccede quella corrisposta dall’INPS. In poche parole, se viene accertata una colpa nell’accadimento di un incidente da parte del datore di lavoro, il lavoratore avrà diritto a percepire anche tale danno differenziale. In questo specifico caso il lavoratore avrà diritto all’intero risarcimento del danno subito.

Ma quando ha colpe il datore di lavoro? Facile. Quando per esempio non consenta ai suoi dipendenti di lavorare in sicurezza.

Alcuni esempi pratici

Vediamo alcuni esempi pratici per chiarire. Se per esempio un operaio che lavora in un cantiere non venisse fornito di imbragatura di sicurezza e cadendo dalla stessa riportasse dei danni, in quel caso sarebbe colpa del datore di lavoro che non ha messo in sicurezza il cantiere. A quell’operaio spetterebbe quindi un indennizzo quale il danno differenziale. Allo stesso modo se in fabbrica mancasse una mascherina protettiva a un determinato macchinario, o non fosse stata effettuata corretta manutenzione da calendario, anche in quel caso la responsabilità di quanto accaduto sarebbe del datore di lavoro reo di non aver messo in sicurezza quanto dovuto.

Non a caso, poi, si utilizza il termine reo, in quanto il datore di lavoro che metta, per negligenza o con dolo, a repentaglio l’incolumità dei propri dipendenti è tenuto a risponderne non solamente in sede civile ma anche in sede penale.

Come si richiede quanto spetta

Ottieni il tuo giusto risarcimento inoltrando la domanda di indennizzo all’INPS. Se invece hai anche diritto al risarcimento del danno differenziale, allora potresti avere necessità della tutela di un legale. Purtroppo in questi casi non è sempre facile dimostrare di essere dalla parte della ragione, soprattutto quando il datore di lavoro sia assicurato e l’assicurazione cerchi di pagare il meno possibile o di non pagare per niente il risarcimento spettante. In tutti questi casi riuscire a ottenere un risarcimento congruo al danno subito potrebbe diventare un iter molto complicato e potrebbe anche non portare a risultato sperato.

Un’assistenza legale invece può consentire non solo di ottenere un risarcimento idoneo, ma anche di ridurre i tempi di attesa del risarcimento stesso.

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